- straccio
- straccio1 /'stratʃ:o/ agg. [part. pass. di stracciare, senza suff.] (pl. f. -ce ). — [da stracciare, da buttare via perché ormai inutilizzabile: carta, roba s. ] ▶◀ da macero, lacero. ‖ vecchio. ◀▶ ‖ nuovo.straccio2 s.m. [der. di stracciare ].1.a. [pezzo o ritaglio di stoffa non più utilizzabile per il suo uso primario, ma riutilizzabile sia industrialmente sia nell'uso domestico] ▶◀ brandello, brano, brindello, cencio.b. (regi0n. ) [pezzo o ritaglio di stoffa usata impiegato nell'uso domestico per pulire pavimenti, mobili ecc.] ▶◀ (region.) borraccio, canovaccio, cencio, (region.) mappina, panno, pezza, pezzuola, strofinaccio.● Espressioni: passare lo straccio [lavare in terra con lo straccio] ▶◀ passare il panno. ⇑ lavare.2. (estens.) [per lo più al plur., indumento vecchio e logoro, o malfatto e scadente: va sempre vestita di stracci ; prendi i tuoi s. e vattene! ] ▶◀ cencio, pezza.3. (fig.)a. [di persona, che è in pessime condizioni fisiche e psichiche: essere, ridursi, sentirsi uno s. ] ▶◀ (volg.) cacca, cadavere, cencio, larva, relitto, rottame, rudere.b. [qualcuno o qualcosa che si consideri il minimo a cui si possa aspirare, solo nell'espressione uno straccio di : non gli è rimasto neppure uno s. di amico ; mi contenterei di uno s. di casa ] ▶◀ avanzo, brandello.
Enciclopedia Italiana. 2013.